Se stessi annegando, verrei in soccorso
ti avvolgerei nella mia coperta e ti verserei il tè caldo.
Se fossi uno sceriffo, ti arresterei
e ti terrei in cella sotto chiave.
Se tu fossi un uccello, avrei fatto un disco
ed ascoltato tutta la notte il tuo trillo acuto.
Se fossi un sergente, saresti la mia recluta,
e ragazzo posso assicurarti che ti piacerebbe il trapano.
Se fossi cinese, imparerei le lingue,
brucerei un sacco di incenso, indosserei abiti buffi.
Se tu fossi uno specchio, avrei disturbato le Signore,
t’avrei dato il mio rossetto rosso e incipriato il naso.
Se tu amassi i vulcani, sarei la lava
che erutta ininterrottamente dalla mia fonte nascosta.
E se tu fossi mia moglie, sarei il tuo amante
perché la chiesa è fermamente contraria al divorzio.
Joseph Brodsky (Iosif Aleksandrovič Brodskij, Russia, 1940 – USA, 1996)
(traduzione a cura di Slow Words)
Copertina: Roman Stanczak, Il volo (ph. Diana Marrone)