Non esistono amori impossibili ma amori possibili diventati impossibili la colpa è delle paure
prodotte dalle eccessive vite
basta poco per vincere le lontananze
e stare al sicuro dall’opprimente bufera andiamo a far cascare le foglie
una dopo l’altra come nel film
quando il maestro dice all’allievo
Dai la cera togli la cera
avevamo un patto opporsi
fare muro contro il disordine
che perentorio è caduto
e delle preoccupazioni farne un sacchetto
e seppellirle invece le abbiamo lasciate libere al primo vento e siamo stati spazzati
Giorgio Anastasia (Italia, 1972) da Fondazione
L’immagine di copertina di questa poesia è della studentessa fotografa Valeria Scotti che insieme alla sua classe al CFI (Napoli) ha partecipato ad un workshop creativo ideato e condotto da Diana Marrone (Slow Words) per il comitato editoriale di Fondazione.
CFI (Centro di Fotografia indipendente) è uno studio fotografico e scuola non convenzionale fondato da Mario Spada, Biagio Ippolito e Luca Anzani a Napoli e gli studenti hanno liberamente scelto alcune poesie di Anastasia per creare un booklet di cartoline con i loro scatti ispirati variamente ai versi.