Non tutti gli uomini sanno cosa canteranno alla fine,
guardando il molo e la barca che va, o cosa sembrerà
essere catturati dal ruggito del mare, immobili, lì alla fine,
o cosa spereranno quando sapranno di non tornare più indietro.
Quando è finito il tempo di potare le rose od accarezzare il gatto,
quando il tramonto che incendia il prato e la luna piena che lo ghiaccia
non appaiono più, nessun uomo sa cosa scoprirà al loro posto,
quando il peso del passato poggia su nulla, e il cielo
non è altro che luce ricordata, e le storie dei cirri
e dei cumuli volgono al termine, e tutti gli uccelli sono sospesi in volo,
nessun uomo sa cosa gli aspetta, o cosa dovrà cantare
quando la nave è sugli scivoli verso il buio, lì alla fine.
Mark Strand (Canada/Stati Uniti, 1934-2014), traduzione a cura di Slow Words tratta da:
“The End”, © 1990 by Mark Strand from The Continuous Life by Mark Strand. Used by permission of Alfred A. Knopf, a Division of Random House, Inc
Fonte (lingua inglese): The Continuous Life: Poems (Alfred A. Knopf, 1990) e Poetry Foundation