La serra di vetro è un foro nella pioggia, la cappella del sole, campana per il vento. I cetrioli, pieni di sé, lunghi polmoni verdi di quell’aria stagna, s’immaginano frutto della compostezza come scarabei d’acqua in pozze boschive e tracce di zoccoli. E io sono un foro nella serra di vetro, prendo tempo tra le file. Le foglie, i fiori gialli, i vasi svaniscono in un circolo di pensieri. Poi da lontano Giunge il rumore chioccio di questa latta verde Che s’inclina e trabocca… e s’inclina di nuovo. Alice Oswald, The Thing in the Gap-Stone Stile, Oxford University Press, 1996; Faber and Faber 2007 (traduzione di Francesca Magnabosco)
La serra di vetro
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