Líneas que pude haber escrito y perdido hacia 1922

Silenziose battaglie del tramonto

In periferie ultime,

sempre antiche sconfitte di una guerra del cielo,

albe rovinose che ci arrivano

dal fondo deserto dello spazio

come dal fondo del tempo,

neri giardini della pioggia, una sfinge di un libro

che io avevo paura di aprire

e la cui immagine ritorna nei sogni,

la corruzione e l’eco che saremo,

la luna sopra il marmo,

alberi che si innalzano e perdurano

come divinità tranquille,

la mutua otte e l’aspettata sera,

Walt Whitman, il cui nome è l’universo,

la spada coraggiosa di un re

nel silenzioso letto di un fiume,

i sassoni gli arabi e i goti

che, senza saperlo, mi generarono,

sono io quelle cose e le altre

o sono chiavi segrete e ardue algebre

di ciò che non sapremo mai?

 

Jorge Luis Borges (Argentina, 1899-Svizzera, 1986) da Fervor de Buenos Aires (1923)

Copertina: Ed Atkins, Old Food (2017-19) – dettaglio

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